la poesia

AL NORD I: la luna nera

1. barca

chi ha il coraggio del mare
su una barca di plastica?

stare sempre a guardare,
lontani …

io … io … io …
chi bussa alla mia porta?


2. arco

tende contro di sé l’arco
la mano che scocca il balestruccio

io in balia delle onde


3. scoglio

in mezzo al mare c’è uno scoglio

non balugina appena lontano
se navigo, ci naufrago
se naufrago, mi ci aggrappo

no, la tua voce è quella del mare


4. voce

chi parla dice parole

non sono solo parole
se parla per ascoltare
ciò che viene dal cuore,
che ascolta con gioia
le proprie parole

così chi parla è ascoltato
chi parla è parlato
chi ascolta è ascoltato


5. mulino   
a Roberto Roversi

resiste ancora alla tempesta
il vecchio mulino sul fiume
resiste, e questo basta

nere le finestre sbattono
nera la porta cigola
questo sento, e questo basta

buia la sala della macina
il buio delle tenebre
questo vedo, e questo basta


6. luna nera

come sei bella ora!
bella come la luna nera
ragazza della luna nera
nera come il nulla
luminosa come il nulla


7. a Nadia

Ho desiderato e temuto le tue mosse disarmoniche che pulsano vertigini che oscurano il giorno. Ho amato i tuoi artigli dolci e crudeli, i tacchi a spillo delle tue scarpe rosse, che danzando imprevedibile affondi nel mio cuore.
Travolto nella danza, un lampo mi ha precipitato nelle tenebre. Travolto nelle tenebre, un lampo mi ha spalancato la finestra della notte; e in cielo brillava una meta sicura, una stella nera.
Un modo la sua luce; ed ora sempre più lontana svanendo mi appari promessa luminosa e indefinibile, oasi di pace e di tormento, sapere ancora senza parole, danza ora per me bizzarra e promessa di un domani di fratelli e sorelle al ritmo della fine – inevitabile.
Ora il mio cuore è un tendere così all’orizzonte; ora il mio amore è questa attesa paziente che oggi finisca.


8. azzurro   
a Nadia

mi baci,
e il giorno si oscura
rimani solo tu, luminosa

le nostre labbra si incollano
le nostre lingue si toccano
i nostri occhi si fondono:

vertigine azzurra


9. pioppo

svetti senza fine nel cielo
dove splende la luna che invita
come barca sul mare

e sembri quasi baciarla
e sembra quasi t’infuochi


10. farfalla

non cammini,
immobile danzi

e ti trasformi
e incanti


11. radicchio

tu sei il varco
che si spalanca ad occidente

essere all’orizzonte,
sei una parete di cristallo,
una dimora immobile,

un fiore azzurro sei


12. paesaggio

mi vedo, e non ti vedo
ti vedo, e non mi vedo

mi guardo nel tuo sguardo
ti guardi nel mio sguardo


13. spiaggia

la mia casa è un castello sul mare

in ogni onda che arriva mi sciolgo,
e non sono

da ogni onda che parte rinasco, …
ed io sono … un servo

e non sono, non sono


14. lavoro

l’amore del lavoro,
ecco la metà

il lavoro dell’amore,
ecco il tutto


15. paesaggio

stupendo vedere – amore,
la vista rivela

crudele perdersi – amore,
contro sé l’amata rivela


16. ritratto

Con gli occhi dell’amata guarda,
con gli occhi della morte vede
e il cielo si squarcia d’azzurro:

un sole nel sole, così sono io.

D’un lampo la luce si spegne,
l’inesistenza di sempre.

Sarebbe un sole nel sole,
se non fosse superbo.

 

17. canzone d’amore
del condannato a morte

Se non mi tuffo nell’azzurro sguardo del mio amore
qualcuno mi dovrà sotterrare.
Ecco perché intono d’amore e morte un canto.

E’ crudele amore guardare negli occhi dell’amore
e vedere con gli occhi dell’amore la morte, e vivere.
E’ crudele amore come il vero.

E’ stupendo amore guardare negli occhi dell’amata,
e vedere con gli occhi dell’amata la vita, e morire.
E’ stupendo amore come il sole.

E’ dolce orizzonte negli occhi dell’amata morire,
è vita che sorge come sole e vive come vento.
E’ azzurro silenzio d’amore svanire.

Se non mi tuffo nell’azzurro a morire del mio amore
qualcuno mi dovrà sotterrare.
Ecco perché intono di morte e amore un canto.


18. high noon (casa nel sole)    
a Edward Hopper

Fondamenta rosse.
Tre gradini bianchi.
Quattro finestre aperte.
Da occhi indiscreti difesa,
aperta alle dita del silenzio.

Casa nel sole. Affacciata
sulla soglia sta, socchiusa
scrutando si mostra
attesa dell’amato atteso,
l’amata attesa dai biondi capelli.
Blu così misterioso
lascia intravvedere, così trasparente,
abbagliante nudità e amore,

la casa dove attende l’amata attesa.


19. presenza

Vorrei stare, ma come?
Per ora
amarti è svanire.


20. silenzio

Silenzio è il tuo sguardo.

Al tramonto sorgi timida stella.
Azzurra ti specchi nel mare,
trasparente ti vedi.

A mezzanotte abbagli di gioia.
Turchina ti specchi nel mare,
trasparente ti vedi.

Al mattino ad oriente tramonti.
Celeste ti specchi nel mare,
trasparente ti vedi

e la tua voce è il silenzio.


21. pino marittimo
   a Francesca

Abbarbicato come un miracolo
sulla roccia del precipizio,
tormentato dal gelo,
corroso dal vento,
bruciato dal sole,
slancio rami contorti nell’azzurro
come radici nel sole,
affondo radici poderose nella roccia
come rami nel mistero:

le stagioni per me sono una,
e non mi lamento.


22. mezzogiorno I, lapilli

Sole delle tenebre la luna,
nave nella notte sospesa in un silenzio blu così trasparente, così
[misterioso;
è la città che brucia, brucia.

Dove case e strade, dove il vento scompigliava la tua chioma e un labirinto,
ceneri e lapilli e

sotto un candore argenteo – morte.


23. mezzogiorno II, oro

Questo vento ha una casa,
riccioli ed onde e biondo cenere ed oro.

Tace il vento nella casa;
dita del silenzio le tue labbra, i tuoi neri capelli, i tuoi biondi capelli,

e azzurro e argenteo sa di rugiada il mare.


24. mezzogiorno III, nevica

Nell’aria immobile fiocchi di sole abbagliano di rugiada ,
dissetano.

Sul mare nevica. La nave dalla costa s’allontana.


25. mezzogiorno IV, nome

Affacciato sull’esile ma ardito ponte
degli sguardi incrociati,
sospeso come un miracolo di trasparente luce notturna,
al silenzio chiedo il suo nome.
E il mare sussurra del suo scorrere la musica immobile:
della cosa e della parola l’unico nome,

e come in un sigillo il nome
nel mormorio della vita si confonde.


26. amata

Come sei nata,
così m’hai innamorato;
a mezzogiorno notte tenebrosa,
turchino a mezzanotte, luminosa

realtà d’un delirio – amata.


27. la regina del silenzio
(e lucia, sua ancella) I

Piccoli guizzi di fiamma attraverso le mie mani,
timide e delicate ombre di luce nella notte.

Così nel mio sguardo il sole riscalda e illumina.


28. la regina del silenzio… II

Neppure azzurro la strada.
Cristallo che seduce l’orizzonte.
Dolcemente abbaglia.
Neppure una nuvola.


29. la regina del silenzio… III

E’ un canto di sirena sul mare quando canta così,
per amore del canto.
Solo gli amanti lunari possono udirla cantare così,
per amore del canto.
Luce nelle tenebre i suoi capelli,
una musica di baci sussurra il vento.

Nella città si guarda allo specchio …


30. la regina del silenzio… IV

Il marinaio a mezzanotte sul mare ascolta il silenzio
e ode il canto che dona l’oblio
che dona il ricordo di lei che si mostra per amore, soltanto.


31. alba

E’ alba il tramonto;
è ritorno del sole all’antica casa terrena,
meta e luogo della nascita.

Nella terra tramonti, dalla terra risorgi.
La nave dalla costa s’allontana.


32. timone

L’acqua è una cosa e il fuoco un’altra cosa.

L’agile scafo corre sicuro i sentieri del mare.
Come ascolta la voce nella vela, la mano governa il timone.

L’aria è una cosa e la terra un’altra cosa.

 

33. vento

Arpa e finestra il mare ed uno sguardo d’amore;
e nell’argenteo silenzio le onde ora mormorano ora urlano
la sua lontana segreta luminosa presenza.

Nella morte tramonta la vita
e dalla morte sorge una vita.


34. lucia

tenebra solarequesta nuvoletta

oh, guarda, ti guarda
e tu guarda com’è trasparente, abbaglia

oh, ascolta, ti ascolta
e tu ascolta com’è sapiente, tace


35. sorriso

Desiderio di luce nella notte, stai cercando nella vita una gioia
che tramonti il dolore;
è il tuo desiderio di vivere.

Oh, il tuo primo vagito! la voce, la vita; orecchie familiari l’accolsero.
Oh, i tuoi occhi!, che trasparenza!, la vita
sguardo che nel sorriso riconosce la madre e il padre indovina.

Il mondo apparve nell’attimo della gioia che la notte tramonta.


36. mezzanotte

Lontano l’incendio.
Tace il verde marino blu.
Silenzioso anche il vento, sembra immobile.

Regina si affaccia e abbaglia.
Muoio e la notte tramonta.


37. paesaggio

Notte, silenzio, il mare scorre immobile, invisibile
se non per le barche.

Dalla riva nessuno vede, manca il tempo ai passanti.
Ciascuno insegue il lontano.
Acceca la luce di strade.

Il marinaio canta in silenzio mentre ascolta il silenzio.
Trasparente nel canto si mostra.


38. segreto

Più non potrei essere, triste e felice.
Vivere quest’amaro segreto è morire d’amore

La voce è il silenzio, lo sguardo un cristallo
e candida neve è il corpo.

Più non potrei essere, triste e felice.
Vivere questo dolce segreto è morire d’amore.


39. paesaggio

I.
Le dita della brezza del mattino.
Le pareti bianche della stanza vuota.

II.
Un falco vola nel sole.
E’ un lamento d’amore il suo grido sgraziato,
uno squarcio d’azzurro.

III.
E’questo il più dolce e crudele gioco d’amore;
mi specchio nel più amaro dei segreti del giorno.

 

40. paesaggio

Nasconde la vista del suo sguardo il vano che nel nulla ritorna;
un lamento d’amore straniero è me trasparente nei suoi occhi.

Un uomo combatte in trincea, difende il suo sguardo nel giorno:
è nudo, veste diafana luce.
Non si vende al mercato del vano;
non chiude la porta al suo cuore, difende la finestra dell’alba.

Sul ponte degli sguardi incrociati i suoi passi sono tracce di sangue
sulla candida neve del sole.


41. biancospino

Non c’è amore dove non c’è vita.
Il lontano vicino così trasparente, le mani amorose del vento.

La città innevata è una candida coltre di petali di biancospino:
non c’è vita – se non c’è amore.


42. ballata

Anche nell’alba, quando il rumore
di vana luce di strade assorda
ed oscura la finestra del sole,
l’istinto del cuore mi costringe
ad offrirti me stesso in un canto.
Tre corvi riempiono il cielo.
Il sole è un anello spezzato.
Amare è un’antica sapienza.

C’è un’alba nell’alba. E’ un no
che è sì alla voce del cuore.
Portarlo alla luce del giorno
è servire che liberi rende.
E’ ardore che il cielo rischiara,
spazza via l’ombra, l’aria pulisce.
Nel sereno regina si mostra.
Amare è un tempo sapiente.

C’è nell’alba una strada, un sogno
reale, un paese straniero,
il viale alberato di un fiume.
L’albero del silenzio è la fonte.
Uno squillo di voce è la porta.
Il paesaggio è del vetro più puro,
regina si mostra e abbaglia.
Amare è un fuoco sapiente.

Nell’alba c’è la gioia di essere
il nulla che regina richiede;
in un cielo sereno è sole
la gioia di semplice esistere.
Quando vana luce di strade …
tre corvi riempiono il cielo,
il sole è un anello spezzato,
amare è sapienza potente.