la poesia

Parte prima

Raccolti dall’insegnante di scuola elementare Virginia Carbellotti

cavallino di Patasso

Cavallino di Patasso
vai di trotto e vai di passo
ma se poi ti salto in groppa
si galoppa si galoppa.

din din

din din din din
questa è la guancia bella
questa è sua sorella
questo è l’occhio bello
questo è suo fratello
questa è la chiesina
e questa è la campanina
din din din din

tu ru

tu ru ru, tu ru ru
chi t’ha fatto ti tenga su
chi ha mangiato galline e galletti
tenga su i suoi zucchetti
chi ha mangiato galline e capponi
tenga su i suoi zucconi
tu ru ru, tu ru ru
chi t’ha fatto ti tenga su

mano piazza

Mano mano piazza
mano mano piazza
qui ci passò una lepre pazza
questo (il pollice) la vide
questo (l’indice) l’ammazzò
questo (il medio) la cucinò
questo (l’anulare) la mangiò
e a questo piccinino
non toccò neanche un ossicino
lecca il piattino
lecca il piattino!

la gamba del riccio

sega sega
la gamba del riccio
segala te
che io m’arisco
sega sega
la gamba del riccio
segala te
che io m’arisco …

tirituppete

Tirituppete mastr’Andrea
chi t’ha fatto le calze a braca?
Me le ha fatte la Zia Mea
tirituppete mastr’Andrea.

trille tralle

Trille tralle le tre formiche.
Trille tralle ando’ son ite?
Trille tralle son ite al ballo.
Trille tralle quando tornano?
Trille tralle tornano stasera.
Trille tralle che c’è da cena?
Trille tralle c’è l’insalata.
Trille tralle ‘n è lavata.
Trille tralle lavala tu.
Trille tralle ‘n la vo’ più.

staccia bonaccia

Staccia bonaccia
il babbo è andato a caccia
ha mazzato una beccaccia
la beccaccia
la beccaccia del Bubù
buttalo giù buttalo giù

trucci trucci

trucci trucci cavallino
prendi la soma e va al mulino
il molino è rovinato
il mugnaio s’è impiccato
s’è impiccato alla catena
chiama il babbo che venga a cena
e se il babbo non vuol venir
dagli un calcio e lascialo lì

arrò arrò

Cavallino arrò arrò
piglia la biada che ti do,
piglia i ferri che ti metto
per andare a San Francesco,
San Francesco è sulla via
per andare a casa mia…

Maria lavava

Maria lavava
Giuseppe stendeva
il figlio piangeva
dal freddo che aveva.
Sta zitto buon figlio
che in braccio ti piglio
il latte ti do.
Alza su quella veletta
c’è Gesù Bambin che tetta,
tetta il latte di Maria,
buon Gesù speranza mia.
San Giuseppe vecchierello
porta il fuoco sotto il mantello
per scaldare quel bambino
bianco rosso ricciolino.

la casa di Bastiano

Questa è la casa di Bastiano.
Questo è quel villano
che semina il grano
che si trova
nella casa di Bastiano.
Questa è la ragazza desolata
che mungeva
la vacca scornata
che col suo corno torto
ridusse quasi morto
quel brutto cane
che aveva mangiato il gatto
quel bravo gatto
che aveva mangiato il topo
quel brutto topo
che aveva mangiato il grano
che si trovava
nella casa di Bastiano.

nebbia nebbia

Nebbia nebbia scura
fuggi dalla mia pastura,
vai in quella del piano
che gli è andato le pecore nel grano.

ruzzolin

Ruzzolin che ruzzolava
senza gambe camminava
senza culo lui sedeva
poverin come faceva?

stella stellina

Stella stellina
la notte s’avvicina
la fiamma traballa
la mucca nella stalla
la vacca e il vitello
la pecora e l’agnello
la chioccia e il pulcino
ogni mamma ha il suo bambino
ogni bimbo ha la sua mamma
e tutti fan la nanna.

Cecco rivolta

C’era una volta Cecco Rivolta.
Rivoltò i maccheroni
e se la fece nei calzoni.

questo è il dito piccolino

Questo è il dito piccolino
questo è il dito dell’anellino
questo è il dito del ditale
questo è il dito del caporale
questo è il dito grosso
mangia la ciccia e butta via l’osso.

i tre pulcini e la volpe

Tre pulcini andando a spasso
incontrarono una volpe
che venendo passo a passo
leggicchiava il suo giornale.
Buona sera signorini
oh di bello che si fa?
Già che mamma è andata fuori
siamo usciti dal pollaio;
vogliam fare un po’ i signori
nell’andar di qua e di là.
Bravi bravi per davvero,
voglio stringervi la mano
e dicendo s’appressò
e marameo se li mangiò.

maltemp’è

Quando piove e mal temp’è
a casa d’altri star male c’è;
non dico a voi, caro compare,
state pur quanto vi pare,
ma se io fossi a casa vostra
come voi a casa mia,
compar mio, me n’andrei via.

il pecoraio

Quando il pecoraio va in Maremma
si crede d’esser giudice e notaio;
la coda della pecora per penna,
il secchio del latte il calamaio.

buttatela via

Buttatela via buttatela via
giù pe’ campi del la Badia
buttatela via buttatela via
giù pe’ campi de la Badia
buttatelà de qua buttatela de là
che ‘n la possa più artrovà.

ninna nanna

Ninna nanna ninna oh
questo bimbo a chi lo do
lo darò alla befana
che lo tenga una settimana
lo darò a l’omo nero
che lo tenga un anno intero
lo darò a l’omo bianco
che lo tenga finchè campo.

ninna nanna

Fai la ninna fai la nanna
piccinino della mamma
di Gesù e di Maria
e di tutta la compagnia.

Cecco Pitecco

Cecco Pitocco
s’infila in uno stecco
lo stecco si rompe
Cecco va al monte
il monte si rovina
e Cecco va in farina
la farina se stacciò
e Cecco se sculacciò.

la sfarinata

Bona bona la sfarinata
che n’la pancia fa blu blu
ma se scampo quest’invernata
la sfarinata ‘n la mangerò più.