la poesia

Parte sesta

Raccolti dall’insegnante di scuola elementare Virginia Carbellotti

né di Venere né di Marte

Né di Venere né di Marte
né si arriva né si parte
né si da principio all’arte.

l’omo

L’omo è di quattro categorie:
omo, bisomo, bindolo e galantuomo.

il cavallino

Cavallino come mai
io ti picchio e tu non vai?
Se non trotti, cavallino,
mal per te!
c’è qui il frustino!…
Non risponde il cavallino
solo pensa:
oh, padroncino!
val più un po’ di garbatezza
che la frusta e la cavezza.

‘l ditalin

‘l ditalin da regalare
lo vo dare a chi me pare
a chi me pare lo vo dare
‘l ditalin da regalare

la cottura dei gnocchi nel Rio

Gli abitanti di Montebotolino andarono al Rio
perché avevano visto una cascata
e in fondo a questa
avevano visto l’acqua trasformarsi in schiuma
e pensarono che l’acqua fosse bollente;
allora presero i gnocchi
che avevano portato con loro
e li buttarono giù
così quando i gnocchi erano caldi
salivano a galla.
Invece l’acqua del Rio era fredda
e allora loro aspettarono aspettarono
ma gli gnocchi non venivano su a galla.
Allora uno di loro si
buttò per vedere se gli gnocchi erano pronti,
però anche lui non tornava su a galla.
Allora uno di loro pensò:
e se quello che si è buttato
sta laggiù a mangiarsi gli gnocchi?
Ma li voglio mangiare anch’io!
e così si buttò anche lui
ma anche lui non tornava su;
e intanto gli altri si preoccuparono
e si buttarono anche loro, ma morirono tutti
perché sul fondo della cascata ci sono i sassi
e se ci si batte la testa si muore.

nel pollaio

Nel pollaio non c’è pace
se gallina canta e gallo tace.

chi va a caccia

Chi va a caccia
panni straccia
niente piglia
e sta mal lui
e la su’ famiglia.

gioco infantile

Fornaio, è cotto il pane?
Cotto e bruciato.
Chi l’ha bruciato?
L’ha bruciato Paola.
Povera Paola legata alla catena
soffre le pene le pene del dolor.
Fornaio è cotto il pane?
………………………………………
(I bambini formano un cerchio e quando sono chiamati per nome dal fornaio uno dopo l’altro, devono rispondere e girarsi per l’altro verso fino a che non si sono girati tutti.)

la gallina bianca e nera

La gallina bianca e nera
è venuta dalla dogana;
passa via passa via
quella di fondo sarà la mia.

bubù che sento freddo

Bubù che sento freddo
mi mandarono a parare
con ‘n pezzettin di pane
e con baston cornuto
per dallo ‘n testa al lupo
‘l lupo si voltò
‘na pecora mangiò
me rimase ‘n agnellino
lo portai a S. Antognino
S. Antognino ‘n c’era
c’era l’Eleonora
che coceva l’pane co’ l’ova
gliene chiesi un pezzettino
mi pareva tanto bonino
gliene chiesi ‘n altro
mi cascò sotto il banco
‘l banco era fiorito
tutte le donne presero marito
c’erano belle e brutte
si maritarono tutte.

la strada

Storta e bistorta
in tutti i posti porta.

filastrocca della lana

Filastrocca della lana
salta e gracida la rana
vola e trilla l’uccellino
corre e abbaia il cagnolino
va sul fiore la farfalla
l’anatroccolo sta a galla
filastrocca canta canta
la mia lana è ancora tanta
voglio fare una vestina
alla bella mia bambina
due scarpette e due guantini
per le mani ed i piedini
fila fila filastrocca
fila fila della rocca
filastrocca della lana
la matassa si dipana
il gomitolo si fa
guai se il gatto lo vedrà
filastrocca len,?ta lenta
la piccolina si addormenta
piano piano piano piano
con il filo stretto in mano.

chi fa l’uovo?

Chi fa l’uovo nella paglia?
La gallina!
Acqua in bocca chi l’indovina.

la pigrizia

La pigrizia andò al mercato
ed un cavolo comprò
mezzogiorno era suonato
quando a casa ritornò
cercò l’acqua accese il fuoco
si sedette e riposò
ed intanto a poco a poco
anche il sole tramontò
così persa ormai la lena
sola al buio ella restò
ed a letto senza cena
la pigrizia se ne andò.

le more di Rofelle

Le more di Rofelle alto
sono diverse da quelle di Badia
perché più grosse più polpose
e più aspre e carnose.

filastrocca della nonna

Filastrocca della nonna
tieni i piedi sotto la gonna
sta in poltrona tutto il giorno
non va in giro non va intorno
se c’è il sole oppure piove
lei sta in casa e non si muove
io che invece vado a scuola
non vorrei lasciarla sola
con il gatto e lo scaldino
senza neanche un nipotino
ma saluto dalla finestra
perché m’aspetta la maestra.

chi fa ben

Chi fa ben sol per paura
non fa niente e poco dura
chi fa ben sol per usanza
se non perde poco avanza
chi fa ben solo per forza
lascia il frutto e tien la scorza
chi fa ben per puro amore
dona a dio l’anima e il cuore.

prucci prucci

Prucci prucci somarino
piglia la soma e va al mulino
il mulino sta lassù
prucci prucci porta su
porta su su al mulino
prucci prucci somarino.

piovere non piovere

Piovere non piovere
domani si va alluovere
trovai una fontanina
mi ci lavai le mani
mi ci cascò l’anello
pesca ripesca
pescai un pesciolino
vestito di turchino
lo portai al buon signore
il buon signore non c’era
c’erano le sue sorelle
che facevano le frittelle
gliene chiesi una
la misi sopra il banco
il banco era rotto
di sotto c’era il pozzo
il pozzo era cupo
di sotto c’era il lupo
il lupo era vecchio
non sapeva fare il letto
la gallina giù per la via
diceva l’avemaria
bisse e ribisse
era cent’anni che non la disse
la disse all’altaruccio
gli cascò il cappelluccio
che gli andò nel collo
e si ruppe l’osso del collo.

la superbia

La superbia muore
otto giorni dopo di noi.

il Milli

Il Milli dal cervello fino
prima di fare la strada fece il baroccino;
lo comprò da Matia del mulino
e lo pagò ben salato.
Vi saluto: quel che è stato è stato.

io ero un chicco di grano

Io ero un chicco di grano dorato
in un sacco mi hanno rinchiuso
in un asino mi hanno caricato
finché al mulino mi hanno portato
del mio oro mi hanno spogliato
bianca farina sono diventato.