altri poeti
Saverio Nasole
E’ forse l’espressione più importante della vera poesia dialettale, perché proveniente da un uomo semplice di modesta estrazione culturale che nella sua opera ha dato voce all’anima del popolo jonico. Nasole è stato infatti conosciuto da intere generazioni di studenti tarantini come “il bidello”, perché questa era la sua professione, presso una nota Scuola Media del centro cittadino. Autore non solo di poesie ma anche di belle canzoni romantiche, è l’artefice di numerose opere teatrali in dialetto, tra cui un ricordo personale è legato ad una commedia in tre atti, “L’ultime giurne de Carnevale”, in cui poco più che diciottenne mi cimentai nel ruolo di attore comico.
Auguri per Pasqua
Buona Pasqua a tutti, amici cari,
buona Pasqua, ma con tutto il cuore,
che se pure stiamo vivendo tempi amari
ringraziando la mano del Signore,
Pasqua l’abbiamo vista anche quest’anno
con tante cose brutte che si fanno.
E buona Pasqua a tutti i bambini,
la cui la sorte è stata infame e traditrice,
ed una buona Pasqua alle mamme di buon senso
e che Gesù Cristo che le benedica!
Che per queste mamme il cuore le consoli:
per il dispiacere, o mamma, devi portare questa croce!
E buona Pasqua a certi pensionati
Che pure la Pasqua per loro è poverella,
che nel mezzo di questa spazzatura si sono trovati
e nessuno porta a loro una scarcella(*)
E disperati questi poveracci
non fanno Pasqua e né Pasquetta.
Buona Pasqua a tutte le ragazze
che portano i pantaloni stretti stretti,
vanno mostrando poi il piccolo seno
e sempre dietro a qualche ragazzotto.
Lo so, lo so che questa è la moda,
però poi non piangete se vi bruciate la coda(**)
Buona Pasqua a tutta la mia Taranto,
ai lavoratori e alle donne di casa,
ai poeti, che scrivono poesie,
voce di radio che entra in ogni casa,
vi abbraccio a tutti, come se vi fossi fratello,
un fratello poverello, educato.
(da “Armonie dei due mari”, Taranto 1980)
(*) dolce tradizionale).
(**) detto popolare).